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Un'accesa discussione con Tullio Mazzotti, curatore di un giornale e di un museo, riguardante temi quali la libertà dell'arte (Manifesto del Cacchio), arte e politica, e il goliardico Manifesto di Bullio Cazzotti
Spero che questa mail arrivi a David Cirese web master del sito www.net-art.it
Egr. Sig. David Cirese
l'arte non fa politica, non dovrebbe farla mai. Io curo un giornale, ho un azienda con annesso una raccolta museale, ho le mie idee politiche ma non mi sono mai permesso di fare poltica sfruttando l'ambiente artistico. Non posso giustificare chi lo fa come lei. Tanto più usando parole a sproposito come fascismo; che dire della Cina con le sue migliaia di condannati a morte ogni anno ? La libertà personale è forse tutelata maggiormente nei paesi a guida comunista ? Perchè non rispettare la magistratura e le indagini in corso come fa il padre del ragazzo morto? Se lei, come è giusto, vuole occuparsi dei fatti di Genova dando il suo contributo di idee forse farebbe miglior servizio alle news letter che lei segue come webmaster se non le inquinasse con la politica. La prego di cancellarmi dal suo indirizzario.
Cordialmente Tullio Mazzotti
29 luglio 2001

Signor Tullio Mazzotti, 

il suo messaggio e' arrivato, ma forse rimpiangera' di averlo inviato, visti gli strali che sta per ricevere. 

Lei ha dimostrato un livello intellettuale talmente basso da non essere degno di chi cura un museo ed ancor piu' un giornale. 

Intanto perche' non ha voluto o non e' stato in grado di capire il senso della mia iniziativa e del mio intervento, e di inquadrarlo nella sua giusta dimensione. E poi perche' la sua visione ottusa e distorta delle cose vuole anche essere pedagogica ed evangelizzante. Che coraggio! 

Io non volevo che l'arte facesse politica, e non penso di averlo fatto scrivendo ciò che ho scritto. Benche' io sia anche artista (che presuntuoso!), in particolare fotografo, mi sono espresso in veste di Direttore di NeT-ArT.it, sito di cui sono anche webmaster, proprietario e finanziatore a fondo perduto. Se lei vuole dire che il mio articolo era arte, magari poesia, posso solo ringraziarla, ma dimostrerebbe ancora una volta di capirci ben poco. 

Preciso comunque che non disprezzo l'"arte impegnata", e non sono nemmeno di quelli che vogliono solo arte impegnata. La pluralita' di vedute ha sempre fatto bene alla cultura. 

  Al suo rozzo proclama 
  "l'arte non fa politica, non dovrebbe farla mai" 
  rispondo in modo addirittura triviale(1): 

  L'arte fa quello che cacchio(2) le pare, 
  altrimenti non e' arte, e' cacchio(3): 
  scacchia l'arte e incacchiati con chi la mette da parte. 

  (1) Proprio del "trivio" e quindi, a scelta: 
      - volgare, scurrile, sguaiato 
      - relativo alle tre arti liberali della grammatica, 
      della retorica e della dialettica (nell'ordine degli 
      studi medievali) 
      (2) Deformazione eufemistica di "cazzo" 
      (3) Germoglio infruttifero di albero coltivato. Di norma 
      viene soppresso (scacchiatura) per favorire la fruttificazione 

Per quanto riguarda gli ambienti dove e' lecito fare politica, non è certo lei autorizzato a dettare legge, anzi per fortuna, visto che il fascismo e' un pericolo ancora evitabile e le coscienze ancora sveglie, nessuno e' autorizzato a dettar legge in proposito, e fa politica chiunque liberamente esprime la propria opinione. 
Anche lei fa politica con le sue teorie sull'arte, una politica a mio avviso forte e devastante per la cultura e la societa'. Lei promuove un modello che priva il progresso della creativita' e dell'intelligenza degli artisti, lei comprime l'arte in un limbo dorato che e' in realta' una gabbia per rinchiudere idee innovative e intuizioni che sarebbero importanti non solo nei salotti. Ma io le permetto di farlo, non le vengo a dire "non posso giustificare chi fa come lei". Faccia come vuole. Io non devo giustificare nessuno. Ognuno faccia ciò che ritiene giusto fare, assumendosene pero' reponsabilita' e conseguenze. Come io mi sono assunto le mie responsabilita' in prima persona, precisando che non sono coinvolti gli artisti di NeT-ArT o altri siti ospitati e linkati. Ho anche detto che potrebbe trattarsi di una mia paranoia! Che altro vuole? Il culo? Ed ero conscio delle conseguenze: perdita di visitatori, artisti e clienti, impennata nella ricezione di virus, insulti di ogni tipo, impennata delle cancellazioni dalla mailing list tra le quali la sua e' una di quelle che mi rende piu' felice. 

Lei deve esser di quelli che se la invitano a un pigiama party, arriva vestito da Zorro e si incazza pure. Non ci vada, e' piu' semplice per tutti. 

Lei e' anche intellettualmente disonesto. Mi mette in bocca parole ed idee che non ho mai detto o pensato. Non ho mai elogiato la Cina e non potrei farlo. Se vuole aprire una discussione su questo, si accorgera' che le mie posizioni in proposito sono molto dure, forse piu' dure delle sue. Non ho mai detto che nei paesi a guida comunista la liberta' personale e' maggiormente tutelata. Non ho mai detto di non rispettare le indagini della magistratura, ho solo indicato alcune strade per smuovere le acque torbide che da sempre rallentano la ricerca della verita' in questo paese. 

Ma lei che cavolo ha letto? Ma si è accorto che in piu' punti attacco duramente anche il centro-sinistra?  E che critico anche certi comportamenti dei manifestanti? 

O lei non ha letto, oppure non sa ragionare, e parla per slogan televisivi. Se lei fosse un po' piu' agile di mente, troverebbe anche nel mio testo dei concetti da riutilizzare quando parla con amici e nemici. Ma a lei penso bastino Sgarbi ed Emilio Fede, di piu' non regge. 

Voglio concludere con un gioco scherzoso, sperando sinceramente di non averle rovinato la giornata con la mia dura risposta: e' che non sopporto l'omicidio (o il suicidio) del pensiero. 

 IL MANIFESTO DI BULLIO CAZZOTTI 

 1. l'arte non fa politica, non dovrebbe farla mai 
 2. la parola fascismo si puo' usare solo quando ti chiudono 
    il tuo giornale o il tuo museo, e solo se a farlo sono 
    uomini con una fascia nera (o rossa?) al braccio 
 3. se usi la parola fascismo a sproposito, non sei 
    uno che ha fatto una valutazione sbagliata e al quale 
    si risponde con la propria, sei una spia Cinese 
 4. chiunque apre bocca su un fatto di cui si occupa 
    la magistratura è un Cinese sabotatore delle istituzioni italiane 
 5. i webmasters che parlano di politica devono essere 
    denunciati al ministero dell'ambiente 

 E' IN USCITA LA SECONDA PARTE DEL MANIFESTO, 
 CHE TRATTERA' PUNTI QUALI: 

 - il rock non e' musica e non lo sara' mai; 
   il jazz ce l'ha fatta di straforo, ma stavolta non cedo 
 - i tassisti non possono esibire stendardi della Roma 
 - i miei vicini sono tutti Cinesi 
 - ho scoperto che la parola museo e' una contrazione di 
   mus-eion (= muso giallo!!) ed ho chiuso il mio, 
   perche' effettivamente era pieno di Cinesi 
 - ho scoperto che i musi gialli non sono solo i Cinesi ma 
   la razza mongolica intera, e finalmente ho capito tutto: 
   i comunisti sono mongoloidi 
 - mi sorge il dubbio che Gasparri sia comunista 

Pubblichero' questa mia risposta nel Forum, ovviamente senza fare il suo nome e senza pubblicare il suo messaggio per esteso, in rispetto della privicy, a meno che non me ne dia coraggiosamente il permesso, magari intervenendo a sua volta per spiegarsi un po' meglio. 

Buona giornata, e coraggio, si puo' vivere sereni anche senza il fantasma del comunismo. 

     DAVID CIRESE
     http://www.net-art.it
     4 agosto 2001

P.S. 
Non c'e' bisogno di concludere un messaggio con un viscido e formale "cordialmente" se il contenuto del messaggio non e' per niente cordiale.


Egr. David Cirese
ma che furia! Devo averla fatta proprio arrabbiare con il mio "L'ARTE NON FA POLITICA".
Non si preoccupi non mi ha affatto rovinato la giornata, chi si scalda o si accalda come lei mi diverte.
Non si allarghi però sino agli insulti e alle minacce, per tanti motivi: non sono eleganti, sono persequibili legalmente, danno l'ingiusta impressione che lei sia avvezzo ai metodi dei regimi totalitari o di intimidazione "fascista" come certamente lei non è. Le E.Mail che le ho mandato (quella del 29/07 e questa) erano indirizzate a lei personalmente e quindi lei non avrebbe nessun titolo dal punto di vista legale di renderle pubbliche, ma se la cosa le può dare soddisfazione, la autorizzo a farlo a condizione che esse siano pubblicate in modo integrale, anche per un rispetto verso i suoi lettori. Diamo loro, come è giusto, la possibilità di formarsi un opinione completa e non parzializzata da tagli. Credo in quello che dico e esporre le mie idee in forma pacata e serena non mi imbarazza affatto.
Per ciò che attiene il suo manifesto gogliardicamente è bello, piacevole. Nel merito della suo scritto non posso risponderle perchè non c'è nulla.
Per me la polemica è chiusa, mi cancelli dal suo indirizziario e continui liberamente il suo lavoro.
Però senza scadere negli insulti e nella deligittimazione dell'avversario, non le fa onore.
Cordialmente
Tullio Mazzotti
4 agosto 2001

Signor Tullio Mazzotti, 

effettivamente mi sono scaldato e la mia risposta è stata forse un po' troppo accesa. Devo aver scaricato su di lei la tensione accumulata rispondendo a decine di messaggi che sembrano una fotocopia del suo, in particolare nell'associare in modo alquanto azzardato l'antifascismo e il comunismo, e nell'esortarmi in modo più o meno duro a non fare politica o a contaminarne l'arte.

Voglio quindi precisare da subito che non rinnego i contenuti della mia replica. Mi scuso invece di quelli che lei a recepito come insulti: pensavo che chi cura un giornale ed un museo potesse reggere ad attacchi anche pesanti rivolti al suo modo di concepire l'arte, la società, la politica, la cultura, e rispondere nel merito. Pensavo di provocare, cosa lecita e stimolante tra chi fa cultura, e non certo di insultare. Ma a prescindere da questo, se lei si è sentito veramente insultato, le assicuro che mi dispiace, ed anche molto.

Ora però, per quanto riguarda quelle che lei chiama minacce ed intimidazioni, sento nuovamente attribuirmi cose non dette o pensate, e senza arrivare nuovamente ad accusarla di disonestà intellettuale, la invito a prendere seriamente in considerazione l'opportunità di rivedere alcuni suoi schemi di interpretazione del reale.

Io non ho minacciato nessuno. Le ho comunicato la mia intenzione di pubblicare nel Forum i nostri punti di vista, cercando di rassicurarla sul piano della privicy: le ho infatti detto: "ovviamente senza fare il suo nome e senza pubblicare il suo messaggio per esteso, in rispetto della privicy...". E se pensa che io non ho rispetto per i miei lettori, e che preferivo riportare la sua opinione "parzializzata da tagli", le ricordo che subito dopo le ho detto "...a meno che non me ne dia coraggiosamente il permesso, magari intervenendo a sua volta per spiegarsi un po' meglio."
Tra l'altro, se io come direttore di un organo di informazione scrivo al direttore di un'altro organo di informazione accusandolo di non fare bene il suo lavoro e di occuparsi di questioni non attinenti al suo compito, non mi stupisco se vedo la mia lettera pubblicata senza permesso. Ma io il permesso l'ho chiesto comunque, quindi mi ringrazi invece di attribuirmi ruoli minacciosi ed intimidatori che non ho.

La ringrazio per aver apprezzato il "Manifesto di Bullio Cazzotti". Effettivamente voleva essere solamente goliardico, e spero quindi lei si riferisca a questo quando dice di non poter rispondere nel merito del mio scritto "perchè non c'è nulla": doveva essere veramente esilarante se è riuscito a distrarla dai contenuti della mia lettera, che erano altrove e che riassumo e sintetizzo, qualora lei voglia un giorno rispondere:

- libertà dell'arte opposta alla costrizione a fare o non fare qualcosa

- politica come manifestazione naturale del pensiero umano

- implicazioni e conseguenze socio-culturali della sua politica artistica ("l'arte non fa politica, non dovrebbe farla mai")

- assunzione delle proprie responsabilità nell'ambito del proprio agire

- analisi del suo accostare, in modo fazioso e disonesto, il mio pensiero a quello dei regimi totalitari comunisti, o a quello di chi non rispetta la magistratura.
 

Come da lei richiesto, ho cancellato il suo indirizzo dalla mailing list e quindi, per legge, non posso inviarle messaggi. Spero quindi che leggerà questa mia risposta nel Forum, e che voglia replicare finalmente nel merito.
 

     DAVID CIRESE
     http://www.net-art.it
     7 agosto 2001

 

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