Secondo il Vangelo di Giovanni furono queste le ultime parole di Cristo
morto sulla croce.
Secondo quanti sono credenti nella religione cristiana, Gesù,
riconoscendo nel disegno di Dio il proprio ruolo di vittima sacrificale,
muore per la salvezza dell'intera umanità.
I Vangeli faranno conoscere a tutto il mondo la vita ed il dramma della
morte di questo Dio fattosi uomo.
Non conosciamo, invece, le ultime parole di quanti, troppi, sconosciuti,
sono morti, attraverso i secoli, di morte violenta. Per costoro rimangono
solo un racconto, una testimonianza giudiziale, gli atti di un processo,
talvolta rimangono solo immagini, tante, numerose.
Per loro non c'è più memoria.
Per loro "nulla è compiuto" tranne che la loro esistenza.
Non sappiamo nulla del dolore patito, delle urla di terrore degli ultimi
attimi, delle invocazioni di pietà richiesta invano.
Sono intervenuto, secondo le mie capacità, sulle immagini vere
di morti uccisi tratte da un Atlante di Medicina Legale per stemperare
la drammaticità delle immagini che sono immagini di violento impatto
visivo.
Perchè ho fatto questo?
Per esorcizzare egoisticamente storie tragiche e dolorose che
pure fanno o hanno fatto parte della nostra vita, almeno della mia.
Per rammentare a me stesso ed agli altri, tutti coloro che tanti,
anonimi, sono morti in tragiche circostanze senza lasciare ricordo di sè.
Per invitare tutti a rispettare quel secco comandamento che
dice:
NON UCCIDERE!
Lucio
Valerio Pini
ARTWORKS - OPERE
Lucio Valerio Pini è nato
il 1/1/1935 a Roma dove vive, risiede e lavora.
È laureato in Sociologia.
Ha iniziato a fotografare nel
1988.
Ha frequentato numerosi corsi
di fotografia tenuti da maestri
come Franco Fontana, di cui
si considera allievo, Giuseppe
Pino, Giorgio Lotti, Ferdinando
Scianna, Ralph Gibson,
Alberta Tiburzi, Alberto Schommer,
Maurizio Galimberti.
Ha tenuto corsi di fotografia
e di storia dell'immagine
fotografica in varie sedi tra
cui in quella della seconda
Università di Roma Tor
Vergata.
Ha ottenuto premi e riconoscimenti
per i suoi lavori che ha
esposto in numerose mostre collettive
e personali.
È stato invitato nel
novembre 1997 da Claude Nori di Parigi a
partecipare ad una mostra collettiva
dedicata alla Nuova
Fotografia in Italia e che è
stata esposta presso la Galerie
Municipale du Chateau D'Eau
di Tolosa in Francia, dove ha
presentato il suoi lavori Polaroid.
Hanno pubblicato sue foto riviste
come: "PHOTOGRAPHIE
MAGAZINE", "ZOOM", "REFLEX",
"FOTOGRAFARE",
"GENTE DI FOTOGRAFIA", "IL VENERDÌ"
di Repubblica,
"RL Regione Lazio", "ARRIVEDERCI"
dell'Alitalia, "ANNA"
di RCS, "CALUMET", "P" di Polaroid,
la spagnola "FV FOTO
VIDEO ACTUALIDAD" che gli dedica
un portfolio e la
copertina, la messicana "FotoZoom".
Per i suoi lavori Polaroid ha
vinto il premio del concorso
"SPECIALE PORTFOLIO" indetto
dalla rivista
"FOTOGRAFARE" con pubblicazione
sulla stessa rivista di
settembre 2000.
La casa editrice "EDITALIA"
ha pubblicato un volume di sue
foto intitolato "IMMAGINI DI
ROMA".
Ha fatto parte del Comitato
di Redazione della rivista
fotografica "PHOTOGRAPHIE MAGAZINE"
anni 1997/98.
Da poco si è dedicato
all’elaborazione digitale delle immagini.
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