“Nessun fenomeno ha maggiormente rispecchiato il confluire dell’Europa in un’unica osmosi culturale ed espresso la dialettica feconda delle sue forze costruttive con altrettanta chiarezza e varietà quando la formazione e lo sviluppo del romanico; il primo grande stile artistico europeo.
Le tradizioni locali, retaggio delle epoche paleocristiana, carolingia, e ottoniana, gli apporti provenienti dal Mediterraneo e dall’ Oriente, la presenza costante del patrimonio dell’Antichità, 
e la non meno costante memoria della tradizione anticlassica dell’arte barbarica, convergono alle sorgenti del romanico, che fonde e trasforma questi vari elementi in un insieme quanto mai complesso” scrive Xenia Muratova nella Conclusione.

Gli artisti dell’XI secolo creano un mondo nuovo, completamente diverso dal precedente grazie a un approccio sempre più libero nei confronti del modello, e fanno sempre più uso di immagini atte a colpire la fantasia dello spettatore e a imprimersi nella sua memoria, facilitando e sollecitando una vasta gamma di impressioni e di riflessioni che a loro volta si riflettono sull’inventiva dell’artista alimentandola. Architettura, scultura e pittura sono unite da un legame profondo di interrelazione, in cui da una parte l’immagine figurativa  mette in rilievo la funzione dello spazio ecclesiale e di ognuno dei suoi elementi, dall’altra, essendo lo strumento principale di poetizzazione della liturgia e della glorificazione della Chiesa, trasforma il quadro di questo spazio in uno straordinario spettacolo visionario.E mentre la struttura architettonica rimanda alla struttura cosmologica , mitologica e sociale dell’epoca, l’arte figurativa è portatrice di un’estetica visionaria, fondata sull’estasi del miracolo e della sua contemplazione, esaltatrice di valori simbolici e spirituali, e veicolo del messaggio didattico che interpreta e afferma gli elementi fondamentali della struttura stessa.
La diffusione dell’informazione e dell’insegnamento tramite l’immagine costituisce uno degli aspetti principali della cultura artistica romanica, tanto che, sostiene l’autrice, è difficile trovare nel passato della cultura europea un’epoca così vicina a quella attuale nei processi di mediazione dell’immagine.
 

Xenia Muratova, compiuti gli studi di storia dell’arte presso l’Università di Mosca, è stata docente di storia dell’arte medievale occidentale e bizantina presso la medesima Università, specializzandosi contemporaneamente nello studio della miniatura romanica e gotica. E’ attualmente titolare della cattedra di storia medievale presso l’Università di Remes II.
 

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L'alto Medioevo, Xenia Muratova, Utet, 2002