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Balthus

In attesa di Michelangelo


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Nel lungo percorso del novecento, l'assoluto nell'affermazione ideologica, ha avuto il suo referente sociale nella dottrina collettivistica del supporto teorico dell'eguaglianza del genere umano. Concetto peraltro degenerato nel presupposto plagiante di massificazione e di omologazione delle coscienze.
E l'arte, l'artista hanno confermato nell'annullamento dell'identità e della creatività individuale, l'espressione visiva di siffatte premesse di impegno ideologico.
Ecco in tal senso il predominio di tendenze artistiche: l'informale, l'astratto, il concettuale e non di meno, se pur formalmente opposti, simili negli intenti finali il realismo, l'espressionismo e quant'altro. Movimenti, gruppi, correnti, espressioni di forme riassuntive e totalitarie che affermano il significato preciso della prevaricazione del concetto di massa su quello individuale.
In simile scenario, strenuo difensore di una traccia umana che andava estinguendosi nello smarrimento dell'identità, Balthus tutore del patrimonio della classicità, ha impedito l'irrimediabile misfatto, ripulendo, scrollando la ruggine, le incrostazioni del tempo che ne inficiavano la devastazione formale: memoria storica di quell'immagine precaria nella definizione. Nel tema specifico qui rappresentato, il paesaggio di Monte Calvello, luogo in cui l'artista ha vissuto per parecchi anni al tempo del suo incarico di direttore dell'Accademia francese di Villa Medici, l'artista universalizzando l'immagine dell'ambiente stesso, ha inteso significativamente interpretare in quel contenitore ambientale l'avvolgimento prospettico del quattrocento che ha generato il parto dell'idea di vita, che non a caso ebbe a chiamarsi rinascimento.
Il velato placentare dischiuso visualizza l'embrione dell'immagine. E dunque sottratta al feto la premessa si rivela. Epifania della nascita della forma. Lo specchio conferma altresì l'oggettività della presenza.
Da qui l'importanza assoluta del disegno nell'arte del Maestro: nel delicato accenno alle sembianze umane che vanno rivelandosi; nell'apparenza sottratta al vuoto catturante. Sicchè le composizioni degli interni di stanza, vertono sulla tensione distruttiva tra spazio e forma. La piovra ambientale appare insidiosa, misteriosa, e complice la luce, tende a catturare, violentare la precoce figura femminile, forma supina, irrigidita nella sua strenua difesa strutturale. Seppure indefinita dalla pubertà adolescenziale, l'esito formale appare raggiunto, confermato. La minaccia alla vita, tema consueto del Maestro, ancora una volta è stata respinta. L'aborto dell'immagine revocato.
Dal vuoto lenzuolo, simile al miracolo della sindone, pallidamente, delicatamente, il disegno creatore di Balthus rivela il volto impresso sulla tela.
Una sfida quella di Balthus, referente di un'avventura umana ancora più grande, quella di Leonardo, che nel presupposto quattrocentesco di fine secolo, in quanto velato, sfumato ed avvolgente contenitore paesaggistico, dirompendo, squarciando con la luce il rigido telaio dell'impalcatura prospettica, limite dello spazio, riesce a sottrarre infine dal feto imprigionante l'idea rivelata. Per poi consegnarla a colui che picconerà definitivamente il baldacchino prospettico. Lo stesso imporrà a tutto tondo l'identità individuale: rinascita della forma umana. Nello spessore volumetrico e materico collocata al centro dell'universo, dominatrice dello spazio. Al pari con le incombenze culturali dell'attualità esistenziale e sociale, in cui un'umanità tutta va tentando di nascere, crescere, diventare adulta, nel tentativo disperato di sottrarsi alla gabbia dell'ideologia, feto azzerante ed omologante, l'affermazione figurale dell'arte di Balthus, coincide, sollecita le confortanti analoghe premesse. L'esito della ricerca formale messo a fuoco, sostanzialmente individuato, svelato dal contenitore ideologico è consegnato alla storia del nuovo millennio. In attesa di Michelangelo.

Ernesto D'Orsi

Indice Balthus


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LIBRI:
Balthus, Vittorio Sgarbi, Giunti, 2001
Balthus, Bompiani, 2001
Balthus.Memorie,  A.Vircondelet, Longanesi, 2001
Balthus. Le metamorfosi di Eros, Jean Clair, Moretti & Vitali, 1999
L'enigma Balthus, Costanzo Costantini, Gremese, 1996

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Balthus, Vittorio Sgarbi, Giunti, 2001
Balthus, Bompiani, 2001
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